
Il villaggio industriale di Saiarino
L’impianto idrovoro storico di Saiarino non è un semplice luogo di documentazione storica, ma un luogo “vivo” in cui cogliere gli elementi fondamentali dell’azione esercitata dall’uomo - ieri come oggi - per il governo delle acque in Emilia-Romagna.
Il complesso di architettura proto-industriale di Saiarino meraviglia ancora oggi, dopo oltre un secolo, per la lungimiranza della progettazione: edifici funzionali e abitativi sono distribuiti in un ambito che comprende, oltre alle strutture idrauliche vere e proprie, anche magazzini, officine e l’imponente Centrale termica che garantiva l’autonomia energetica per far funzionare le idrovore, il tutto ancora perfettamente integro, in ottimo stato di manutenzione, ed attivo.
Il Museo della Bonifica, con sede presso l’impianto idrovoro di Saiarino, infatti, non è un semplice luogo di documentazione storica, ma un luogo vivo, tuttora in attività e la cui storia è in continua evoluzione. Principale nodo idraulico del sistema della Bonifica Renana, a Saiarino convergono gran parte delle acque basse (prive cioè della possibilità di scolo naturale a gravità) provenienti dalla pianura posta tra i fiumi Idice e Reno.
Un esempio, tra i meglio conservati a livello nazionale, di archeologia industriale in cui macchine ed edifici storici si integrano con l’organizzazione tecnica che la Bonifica Renana mette in atto quotidianamente nelle sue attività di difesa idraulica del territorio di pianura.
Il percorso di visita – possibile su prenotazione – si sviluppa sia all’aperto sia negli eleganti edifici del complesso, che si levano a cavallo di maestosi canali di bonifica. Si inizia dalla Chiavica Emissaria e si passeggia nel parco circostante l’impianto, in un breve viaggio attraverso le prime macchine impiegate nella bonifica delle paludi.
Si arriva poi al vero e proprio “cuore” dell’intero complesso: la sala pompe, dove ci si trova davanti a sei idrovore della Franco Tosi del primo ‘900, capaci sempre di stupire chi le osserva per la loro imponenza. Sollevano le acque del canale Lorgana, raccolte dai terreni “bassi”, e le immettono nella grande vasca di mandata per poi defluire in maniera controllata verso il Reno o verso la cassa di espansione di Campotto.
Le pompe, pur rappresentando una notevole testimonianza di archeologia industriale, sono ancora oggi perfettamente funzionanti e sono regolarmente oggetto di manutenzioni ordinarie e straordinarie da parte dei tecnici consortili. Arricchiscono la sala delle pompe anche alcuni macchinari originali, non più in uso, come la macchina eccitatrice che un tempo alimentava le pompe o il limnigrafo, affascinante strumento che misurava i livelli idrometrici.
L’esperienza museale di Saiarino prosegue con la visita alla Centrale, in cui si attuava il ciclo per la trasformazione dell’energia termica nell’elettricità necessaria ad attivare le pompe idrovore in caso di piena. In questo edificio sono conservate le immense caldaie originarie, la turbina e l’area destinata alla trasformazione in energia elettrica, con gli enormi alternatori in ceramica. Infine, al piano superiore della Centrale, il percorso museale illustra la storia della sistemazione idraulica della pianura tra Bologna e Ferrara, delineando le principali personalità – scientifiche e politiche – che si attivarono a questo fine, dal Medioevo all’Età Moderna.
L’intero complesso museale è oggi oggetto di un profondo rinnovamento, che porterà entro la fine del 2025 – grazie ad un finanziamento del PNRR – al potenziamento ed ammodernamento di tutta la parte impiantistica, pure conservando tutti gli elementi di archeologia industriale (comprese le pompe!) che rappresentano il vero valore aggiunto di Saiarino.
Per il Consorzio la consapevolezza di questo passato, unita all’impegno quotidiano nella gestione della rete idraulica, costituisce motivo di orgoglio, ma anche di grande responsabilità. Oggi, il quadro degli assetti territoriali presenta equilibri complessi e delicati. La trasformazione continua in atto è sotto gli occhi di tutti e comporta per la Renana una finalità in più rispetto al passato: quella di accompagnare le scelte delle istituzioni locali con soluzioni idrauliche che coniughino la sicurezza per i cittadini con il rispetto dell’ambiente.
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