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Cosa lega acqua, energia, cibo ed ecosistemi?

La Bonifica Renana è parte del progetto Horizon Bonex, che in vari contesti europei del bacino mediterraneo si propone di studiare le interazioni tra acqua, energia, cibo ed ecosistemi.

La questione della “lotta” per le risorse – tra cui principalmente quella idrica – è fonte di potenziali conflitti in molti luoghi del mondo e per questo le istituzioni europee sono particolarmente sensibili nel sostenere progetti che possano offrire prospettive e soluzioni innovative rispetto ad una gestione integrata e responsabile dell’acqua. 
Gli impatti del cambiamento climatico ci pongono davanti alla necessità di conciliare la richiesta di risorsa da parte di diversi settori, dall’agricoltura all’energia, dal sostentamento delle popolazioni alla tutela degli ecosistemi. 
In tal senso è stato sviluppato il cosiddetto approccio WEFE Nexus (Water Energy Food Ecosystem) che evidenzia le possibili sinergie tra politiche agricole, idriche, energetiche ed ambientali per promuovere azioni intersettoriali a lungo termine. 

Su questo approccio si basa il progetto Bonex (Boosting Nexus Framework Implementation in the Mediterranean), partito nel 2022 e finanziato con un budget di quasi 4,5 milioni di Euro, che si pone l’obiettivo di fornire strumenti pratici ed innovazioni concrete, sviluppando un WEFE framework specifico per i diversi contesti presenti nell’area di progetto. 
Svariati partner localizzati in Spagna, Germania, Italia, Giordania, Libano, Portogallo e Tunisia partecipano come membri del team, ciascuno con un proprio progetto dimostrativo delle diverse situazioni idrografiche presenti nel bacino mediterraneo. 

Il caso studio italiano è coordinato dall’Università di Bologna e dal Consorzio della Bonifica Renana ed ha nel professor Attilio Toscano – docente di idraulica agraria – il suo responsabile scientifico. L’area di analisi comprende i distretti irrigui che afferiscono ai canali Lorgana e Botte (entrambi canali di bonifica), in una superficie di circa 24.000 ettari a nord di Bologna. 

Qui si sta mettendo in atto un’analisi approfondita del sistema irriguo, che comprende canali utilizzati sia per lo scolo che per l’irrigazione e che ricevono acqua da molteplici fonti: dal CER (Canale Emiliano Romagnolo), dai drenaggi dei campi e dai depuratori, nonché ovviamente acqua di pioggia. 

Mediante il progetto BONEX ci si propone di analizzare l’acqua in ingresso e in uscita dal distretto, per comprendere l’effetto che alcuni elementi come la presenza di aree umide o di tecniche di sfalcio innovative possono apportare alla risorsa in termini qualitativi. Dal punto di vista della quantità, invece, si mette a confronto il volume di input e output di acqua, per cercare di ridurre le perdite idriche e ottimizzare il bilancio idrico del distretto irriguo. Efficientando il sistema di distribuzione si punta a diminuire il funzionamento degli impianti di pompaggio, riducendo anche il consumo energetico.  

Nell’ambito del progetto verranno coinvolti anche vari stakeholders pubblici e privati, al fine di condividere problematiche e variabili chiave riscontrate sul territorio e possibili soluzioni. 

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